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.50Non gir ne gli occhi, u lieto allor ti stavi,che i bei guardi süavituoi fieri strai dentro al mio cor guidaro;ma s eri del mio carcer tanto avaro,e se far desïavi (come mostri) 55eterno il colpo, onde piagato fui,quando ne gli occhi altrui,Amor, ten gisti, acciò che i desir nostrid un nodo fusser presi e d un stral tocchi,gir te n dovevi al core, e non a gli occhi.60Quei rubin, quelle perle e quelle note,ch allor sembravan d armonia celeste,le grazie al mio mal deste,che  ntorno al cor catene avvolser tante,i bei sembianti e l accoglienze oneste 65sí di dolcezza piene e di fé vote,le forze, a me già note,adoprin sopra il cor di novo amante,ch il mio di libertà vo che si vante;e poi ch il fallo altrui mi fa sí audace, 70com uom che nulla teme e nulla vole,dirò queste parole: Amor, tu farai pria con l odio pace,pria, dov io viddi inganni, vedrò fede,ch al ceppo antico mai riponga il piede.7526Letteratura italiana Einaudi Luigi Tansillo - Il canzoniereCortesia mi perdoni ed umiltade,se troppo a la mia lingua allargo il freno,ché non sen può far meno;tanto sdegno e ragion spronan la mente!Mentr ebbi al bel camin l aër sereno, 80piano men gía per vie solinghe e rade,or, che fangose stradee nubiloso ciel sorgon repente,convien ch i sproni stringa e l fren rallente;troppo era il dir cortese e troppo umíle, 85mentre un solo voler due petti avvolse;poi c un di duo si sciolse,com altri cangiò voglia, io cangio stile,com altri cangiò  l dardo, io cangio il segno:quanto dissi d amor, dirò di sdegno.90Sarò signore io sol del mio pensiero,non vedrò guerreggiar d intorno al corela speranza e  l timore;non terrò caro altrui più che me stesso;avrò sempre una voce ed un colore; 95parrammi falso il falso, e vero il vero;né di promessa altierogiammai, né di repulsa andrò dimesso,né duol, né gioia avrò lungi o da presso;né lungo il dí, né corto parrà molto; 800né fia tristo il vegghiar, né lieto il sogno;non mi serà bisogno,lacrimando nel cor, rider nel volto;non reggerò la mia per l altrui voglia;né d altri invidia avrò, né di me doglia.805Canzon, se mai tra donne e cavalierila fuga e l ira mia fussin riprese,di ch è poca vendetta a tante offese! 80827Letteratura italiana Einaudi Luigi Tansillo - Il canzoniereMADRIGALE IVDimentica i dolori e ricorda solo le dolcezze d amore.Qual erba o qual incantosalderà mai le piaghe del cor mio,se non le pon sanar sdegno ed oblio?Ma che può far né l un, né l altro, s io,del proprio danno ingordo,oblio l amaro, e il dolce mi ricordo?Memoria disleal, volontà fiera,perché non giunga a fine il duol ch io sento,di contrario liquor fate l unguento.Per voi son pur quel ch era:voi mi piagate, che sanar dovreste.E qual pietà celestemi trarrà fuor d angoscia e fuor di tedio,se nasce il mal, dond attendea il rimedio? 14SONETTO XXVIIIDopo molt anni l antico amore lo richiama a sé.Quel nodo, ch io pensai che fusse sciolto,anzi rotto dal peso de gl inganni,che, non dal giogo pur di duo tiranni,sdegnando, un cor penoso avrian ritolto, 4ma dal seno di Giove; or, dopo moltovolger di ciel, girar di mesi e d anni,par ch a languir di nuovo mi condanni,e stia nel cor, via più che prima, avvolto.8Ma se, doppiando il duol (miser che spero!),un altra volta io mi riscuoto e snodo,terrò la fuga per miglior sentiero.11E, perché stral d amor più non mi tocchi,di quei diamanti, ond ei compose il nodo,mi farò piastra al petto, e scudo a gli occhi.1428Letteratura italiana Einaudi Luigi Tansillo - Il canzoniereSONETTO XXIXSi pente d essersi lasciata sfuggire l occasione di vederla sua donna quando l aveva tanto vicina!Quand io penso all error, donna, commessocon sí poca ragion, con sí gran torto,vergogna e duol mi premon sí, ch io portoinvidia quasi a morti, odio me stesso.4Per gioir di quel ben ch era concessoa gli occhi miei, doveami parer cortoquanto camina il sole, e io, mal accorto!,poco il pregiai, tenendol sí da presso.8Pena del mio fallir vi chiederei,se dal primiero dí pena ed affannonon avesser portato gli occhi miei.11E qual più gran martír, qual più gran danno,che viver senza voi, soffrir potrei?L error, dunque, e la pena insieme vanno.14SONETTO XXXVorrebbe poter distruggere tutte le sue rime scritte contro di lei, perché i posteri non credano ch egli abbiamai cessato d amarla [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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